- 12:14:00
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Da qualche anno a questa parte, è ormai una mia tradizione creare per l'anno nuovo un calendario illustrato a tema.
Per il 2016, ho deciso di sviluppare un tema che mi ha sempre molto incuriosito e attirato: i giochi grafici, i trovaparole, i cruciverba, i sentierini da seguire con matita in mano ed occhio attento! Protagonisti dei diversi mesi, le mie affezionate verdurine.
Il 2016 è iniziato da un pò e qualche mese è già passato, ma volevo condividere con voi i mesi di maggio ed aprile, che sono tra le mie pagine preferite. Se siete curiosi di vedere anche gli altri mesi, potete dare una sbirciata qui!
It's been a few years already since I first started creating illustrated calendars for the new year ahead.
For 2016, I decided to test myself on something I'm always drawn to: activity books. Puzzles, Mazes, doodle games, crosswords... always get my attention and love. Of course, main characters of the illustration was my veggie gang! 2016 is almost close to its half now, but I decided to share with you a couple of months (which also happen to be among my favourite pages): April and May.
If you are curious to find out more about this project, you can have a look here!
Carciocalendario 2016 / Maggio: Illustrazione finita (sopra), linee digitalizzate e primo schizzo a mano (sotto)
Carciocalendario 2016 / Aprile: Illustrazione finita (sopra), linee digitalizzate e primo schizzo a mano (sotto)
il Carciocalendario vi ha conquistato? Ne cercate una copia? Parliamone!
Looking for a Carciocalendario to brighten your wall? Mail me!
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- 20:38:00
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è il 25 aprile. Come ci ricorda anche wikipedia, qui, nel 1945 L'esercito nazifascista
si arrende e lascia l'Italia dopo le insurrezioni partigiane a Genova, Milano e Torino, ponendo fine all'occupazione tedesca in Italia: l'evento viene ricordato
ogni anno dalla Festa della Liberazione.
si arrende e lascia l'Italia dopo le insurrezioni partigiane a Genova, Milano e Torino, ponendo fine all'occupazione tedesca in Italia: l'evento viene ricordato
ogni anno dalla Festa della Liberazione.
è il 25 aprile e pensandoci bene, come mi suggeriscono le galline volanti con questo post, c’è un bellissimo libro che per me oggi capita proprio a fagiolo, e di cui - non resisto- voglio parlarvi oggi. Si tratta di Di qui non si passa, frutto della geniale collaborazione di Isabel Minhòs Martins e Bernardo P. Carvalho, di Planeta Tangerina, che ho comprato quest’anno alla Fiera di Bologna, nella versione italiana edita dai Topipittori.
Le pagine coloratissime e i simpatici personaggi che popolano le pagine di questo albo sarebbero già un ottimo motivo di per sé, per accaparrarsene una copia, ma l’originalità del tema e l'efficacia di questa storia fanno di questa meraviglia un libro ancora più bello.
C’è una guardia, con divisa e fucile, che viene messa a curare una linea. La linea centrale del libro, quella in mezzo alle due pagine, che divide in due lo spazio: non dev’essere attraversata per nessun motivo e la guardia, messa lì da un superiore, starà attenta che questo non accada.
Ci vuole poco però perché la vita si manifesti in tutte le sue infinite forme e variabili: nella pagina di sinistra arriva prima un cagnolino, e poi la gente, una moltitudine di persone che, ognuna a modo suo e per un suo motivo, deve passare, deve continuare il suo cammino nell’altra pagina, di là. Ci sono le prime reazioni incredule, i primi "ma..." "però...", poi man mano il brusio iniziale cresce, qualcuno comincia ad alzare la voce e a protestare: ma la guardia è impassibile: di qui, non si passa.
Ci vuole poco però perché la vita si manifesti in tutte le sue infinite forme e variabili: nella pagina di sinistra arriva prima un cagnolino, e poi la gente, una moltitudine di persone che, ognuna a modo suo e per un suo motivo, deve passare, deve continuare il suo cammino nell’altra pagina, di là. Ci sono le prime reazioni incredule, i primi "ma..." "però...", poi man mano il brusio iniziale cresce, qualcuno comincia ad alzare la voce e a protestare: ma la guardia è impassibile: di qui, non si passa.
Tra la folla tante persone: operai con una scala, un nonno col bastone, una coppia innamorata, una mamma col pancione... gente comune, con la comune idea di passare, per continuare ognuno la propria comunissima giornata. E lì, proprio ai piedi del soldato, due bambini. E una palla. Rossa. I bambini giocano e la palla, come sempre succede, finisce dove non dovrebbe finire: in questo caso, al di là della benedetta linea proibita.
Ups! Signora Guardia, possiamo… due ditini puntati e gli occhi di tutti sulla guardia: come fare a dire di no a due bambini? E qui, in questo momento, succede la magia: i bambini passano, contenti, saltellando: Iuuppiii!! E forse anche la guardia si rende conto che, insomma, questa storia della linea invalicabile, non ha proprio tanto senso…
Da qui la storia si sviluppa ancora verso la scena finale, che non vi svelerò per non rovinarvi la sorpresa.
Ma sono questi due frame, queste due doppie pagine del libro, che oggi specialmente mi riempiono di stupore,
e mi fanno vibrare qualcosa dentro.
Ma sono questi due frame, queste due doppie pagine del libro, che oggi specialmente mi riempiono di stupore,
e mi fanno vibrare qualcosa dentro.
Ci sono tutti gli elementi che rappresentano per me il 25 aprile:
c’è un gruppo di persone, una comunità, la gente; c’è un impedimento, un divieto, una limitazione alla libertà che un vero senso non ce l’ha... e poi ci sono i bambini, che fanno i bambini, che esplorano il mondo giocando con una palla rossa, e c’è un evento inaspettato e la decisione di rompere le regole, riconoscendo l’umanità delle persone intorno: e via verso il finale più bello.
c’è un gruppo di persone, una comunità, la gente; c’è un impedimento, un divieto, una limitazione alla libertà che un vero senso non ce l’ha... e poi ci sono i bambini, che fanno i bambini, che esplorano il mondo giocando con una palla rossa, e c’è un evento inaspettato e la decisione di rompere le regole, riconoscendo l’umanità delle persone intorno: e via verso il finale più bello.
Quante persone in questo momento stanno vivendo, ammassate "dietro una linea",
a sottostare a regole che appaiono senza senso e non li riconoscono come fratelli uomini…
a sottostare a regole che appaiono senza senso e non li riconoscono come fratelli uomini…
Voglio augurare a queste persone che ci siano presto palloni rossi che scappano, strade che si aprono, e una ritrovata fratellanza tra parti solo in apparenza inconciliabili, diverse.
Queste due doppie pagine di Di qui non si passa! oggi mi fanno un po’ commuovere, e mi fanno sperare che, presto, si verifichino tante pagine come queste... in questo 2016 così lontano dal 1945 e, in tanti modi e per tante persone ancora, così vicino.
Buon 25 aprile!!!
shooting in progress con felino: questa storia cattura anche i gatti! |
- 16:45:00
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